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Franco Baresi maglia numero 6 |
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Capitan Baresi |
Franco Baresi
Nato a Travagliato, l'8 maggio 1960
Campione del mondo con la Nazionale italiana ai Mondiali del 1982 e vice-campione del mondo ai Mondiali del 1994
Ha esordito in Serie A a 17 anni, il 23 aprile 1978 in Verona-Milan (1-2). La stagione seguente, nonostante la giovanissima età, tale era già il suo valore che Nils Liedholm non esitò a sacrificare un libero di provata esperienza come Turoneper fargli posto in squadra.
I piedi sono da centrocampista, la testa è quella di un libero, meglio, di un leader della difesa. Baresi diventò quindi titolare, ricoprendo con grande autorevolezza il delicato ruolo di libero, e vinse lo scudetto 1978-79, quello della stella, insieme a compagni quali Fabio Capello e Gianni Rivera. Proprio in quella stagione, che segnò l'addio al calcio giocato di Rivera, si realizzò tra loro un ideale passaggio del testimone come uomo-simbolo della squadra.
Il Capitano divenne celebre e stimato a livello internazionale per i suoi recuperi prodigiosi, la sua capacità unica nel guidare il reparto difensivo, la sua abilità nella fase di impostazione, e per le improvvise folate in avanti in grado di ribaltare l'azione in pochissimo tempo. Era inoltre dotato di una buona tecnica, unita ad una ottima visione di gioco. Nel suo palmarès manca però il Pallone d'oro, ceduto per 39 punti al compagno di squadra Van Basten nel 1989 e precedendo Frank Rijkaard, altro rossonero.
A 20 anni, quando faceva ancora parte della Nazionale Under-21, venne inserito da Enzo Bearzot nella lista dei 22 convocati per gli Europei '80. Venne convocato in Nazionale maggiore anche per il vittorioso Mondiale '82, dove tuttavia non giocò, in quanto giovane riserva di Gaetano Scirea. L'esordio in Nazionale arriva infine il 4 dicembre 1982, nella partita Italia-Romania (0-0) giocata a Firenze. Ebbe un difficile rapporto con Bearzot, che lo vedeva come centrocampista e non lo convocò per i Mondiali '86, preferendogli Tricellae il fratello Giuseppe Baresi.
Dopo 2 anni di assenza, ritrovò la maglia azzurra con Azeglio Vicini, che ne fece un punto fermo della sua formazione. Baresi fu infatti titolare inamovibile nel ruolo di libero negli Europei '88 e nei Mondiali '90 disputati in Italia.
Nel 1991, con la gestione di Arrigo Sacchi, suo ex-allenatore nel Milan, divenne il capitano degli Azzurri dopo l'accantonamento di Bergomi. Durante i Mondiali '94 sfiorò la grande impresa, perdendo ai rigori contro il Brasile. Il capitano si infortunò al menisco nella partita contro la Norvegia e stoicamente, 25 giorni dopo l'operazione, ritornò in campo per la finale. Giocò una partita sontuosa (la Gazzetta dello Sport gli diede 9) ma sbagliò il primo rigore, afflitto dai crampi, e scoppiò in lacrime dopo la sconfitta degli azzurri.
Baresi lasciò la Nazionale a 34 anni, dopo la sua ultima partita disputata il 7 settembre 1994 contro la Slovenia. Ha totalizzato 81 presenze e 1 gol.
In 20 stagioni disputate con la maglia del Milan, ha vinto 6 scudetti, 3 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali, 3 Supercoppe europee e 4 Supercoppe italiane. Ha segnato 31 gol complessivi, 21 dei quali su calcio di rigore, conquistando la classifica cannonieri della Coppa Italia 1989-90, l'unico trofeo nazionale che non ha conquistato. Il suo ultimo gol, peraltro decisivo ai fini del risultato, lo segnò in occasione di Padova-Milan (1-2) del 27 agosto 1995.
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